Quando avevo 23 anni, sono andata a lavorare a Genova per 1 anno. Quando il mio capo mi propose di trasferirmi, mi ritrovai in un limbo; da un lato ero contenta perchè si fidava di me, ma dall’ altro ero terrorizzata, perchè io non sono una persona che ama i cambiamenti.
Lavoravo in quell’azienda da 3 anni; mesi prima era arrivata l’ assunzione a tempo indeterminato che tanto aspettavo. Facevo il lavoro che desideravo, anche se ero dovuta andare contro a persone care, perchè pensavano che stessi facendo scelte sbagliate; ma si sa, a 23 anni si inseguono i sogni e non i soldi.
Alla fine accettai e con tanta paura sulle spalle, presi la valigia e partii.
Inizialmente non è stato semplice, non conoscere la città e soprattutto non conoscere nessuno mi faceva sentire spaesata, quasi terrorizzata. Ricordo che in macchina avevo la cartina che utilizzavo per i vari spostamenti.
Poi incontrai persone meravigliose, che mi accolsero e mi fecero conoscere la città e da quel momento iniziai ad amarla. Quella città non mi spaventava più, la vedevo con occhi diversi; se mi avessero proposto di trasferirmi li per sempre, lo avrei fatto. E’ per questo motivo che quando tornai a Torino un pezzo di cuore rimase tra i sui carruggi.
Una delle cose che ho imparato ad amare è stata proprio la focaccia. La prima volta che l’ ho assaggiata è stata in ufficio, portata da un collega per festeggiare il suo compleanno. Il primo morso fu amore vero, e da li ogni occasione era buona per assaporarla.
Penso di averla mangiata in ogni occasione e in tutte le salse; l’ unica accoppiata che non sono riuscii a provare fu con il cappuccino. Ma io forse non faccio testo, perchè per me il cappuccino si beve solo accompagnato con il cornetto (e qui i genovesi mi insulteranno… 😉 )
Dopo tanti anni, ho voluto provare a farla in casa, e grazie ad Alessandra e alla sua fantastica ricetta, ieri sera abbiamo mangiato una meravigliosa focaccia, che mi fatto tornare in mente quell’anno passato a Genova.
Rispetto alla ricetta di Ale, io ho diminuito un po la quantità di lievito aumentando i tempi di lievitazione, perchè a casa mia tutti soffrono di mal di stomaco perciò preferisco utilizzarne poco.
Vabbè, ho capito, basta parlare!! 😉
Signori e signore, ecco a voi LA FOCACCIA!!
LA FOCACCIA GENOVESE (o FUGASSA)
INGREDIENTI per una teglia 30×40:
- 250 g di farina 00
- 250 g di farina 0
- 320 ml di acqua
- 1 cucchiaino di malto secco
- 5 g di lievito di birra fresco
- 2 cucchiai d’olio extravergine
- 10 g di sale fino
INGREDIENTI per emulsione:
- sale grosso
- 2 cucchiai di olio extravergine
- mezzo bicchiere di acqua
PROCEDIMENTO:
Per prima cosa, sciogliere il lievito in un po di acqua presa dal totale e lasciar riposare per 5/10 minuti in un luogo tiepido.
Setacciare la farina, aggiungere il malto e aggiungere il lievito sciolto nell’acqua. Iniziare ad impastare aggiungendo l’ acqua restante e l’ olio. In fine aggiungere il sale. Otterrete un impasto molto idratato, perchè più è idratato l’ impasto più è buona la focaccia (cosa detta da Ale)
Mettere l’ impasto in una contenitore unto con olio extravergine, coprire e lasciar lievitare per 3/4 ore in un ambiente tiepido.
Passato il tempo della prima lievitazione, prendere la teglia, ungerla bene e adagiarci dentro l’ imposta allargandolo con le mani fino a riempire tutta la teglia. Prendere la teglia e metterla a lievitare in un ambiente tiepido fino al raddoppio (io lo lasciata lievitare per altre 2/3 ore).
Una volta che la focaccia sarà lievitata, formare dei buchi aiutandovi con i polpastrelli; cospargere di sale grosso e aggiungere l’ acqua e olio. Infornare, in formo precedentemente scaldato a 230°C, per circa 15/18 minuti.
Una volta pronta, lasciar riposare qualche minuto in modo che si raffreddi leggermente, togliere dalla teglia, tagliare e servire subito.
Buon appetito!!!